LA NOSTRA STORIA IN BREVE

La Compagnia nacque intorno al 1890 in ambito parrocchiale esordiendo con “Il begone” e proponendo negli anni a seguire copioni classici del teatro dialettale trentino con una predilezione per le rappresentazioni sacre. Alla fine della seconda Guerra Mondiale riprese l’attività con “La Passione di Cristo” che coinvolse un gran numero di attori. Fra gli anni ’50 e ’60 oltre a testi popolari in dialetto e in italiano, vennero messi in scena testi del roveretano Guido Chiesa, alcuni scritti appositamente per la nostra compagnia che aveva la denominazione di Filodrammatica San Tarcisio. Negli ultimi 50 anni c’è stata un’intensa produzione teatrale con testi di Pirandello, Checov, Brecht, Goldoni, Feydeau, Hawdon, Ridley, Fo, Rame, Campanile, Ionesco, Tardieu oltre a commedie di autori trentini ed italiani fra i quali S. Castelli, Fox, Nicolussi, F. Roberto, T. Manfrini, Lisciotto, Zardini, Bertoletti, Carsana, De Santis, Cocivera, Binelli, Fera, Di Piramo, Cattaneo. Fra le molteplici rassegne e concorsi ai quali la Filodrammatica ha partecipato, citiamo la Rassegna Mario Roat, la Vetrina del Teatro Cofas oltre a numerose edizioni del Sipario d’Oro.

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La prima attività teatrale della Compagnia Filodrammatica Civezzano (sotto la denominazione di “Filodrammatica di San Tarcisio”) risale al 1890 con lo spettacolo “Il begone”. Le prime rappresentazioni si basavano sull’improvvisazione, sulla traccia di un copione approssimativo e venivano messe in scena da giovani dilettanti presso corti private e piazze. Si rappresentavano i testi più svariati, con la naturale predilezione per le rappresentazioni sacre. Tutti gli spettacoli avevano degli intermezzi musicali e  il gruppo poteva contare sulla presenza fissa di un pianista e sul contributo saltuario di altri musicisti, suonatori di strumenti a corda e a fiato.

Durante i due conflitti mondiali ci fu un’inevitabile sospensione dell’attività ma nel secondo dopoguerra ci fu una vera e propria rinascita del sodalizio teatrale civezzanese, sotto la guida dei parroci e dei cappellani che si sono susseguiti. La prima rappresentazione dopo la fine della seconda Guerra Mondiale fu “La Passione di Cristo” che coinvolse un gran numero di attori.

Fra gli anni ’50 e ’60 oltre a testi  popolari in dialetto e in italiano fra i quali “En malgar, ma che om”, “L’ombra sua torna”, “Mio zio monsignore”, “I cinque vivi”, “Temporai d’istà”, “L’aurora ha visto la croce”, “Gran concerto”, “Costruire”, “Sette uomini col cappello”, “La fabrica dei stròpi”, “Il simpatico zio parroco” e “Il simpatico zio sagrestano”, vennero messi in scena testi del roveretano Guido Chiesa, in lingua italiana e in dialetto, alcuni scritti appositamente per la Filodrammatica San Tarcisio: “I fastidi del Pero Carabola”, “La danza della morte”, “Gheto ‘n canonega”, “Angoscia”, “Don Fidenzio e la siora Melania”.

Dopo una pausa dell’attività nel periodo del boom del cinema parrocchiale fra gli anni ’60 e ’70, la Compagnia riprese a lavorare intensamente. Ricordiamo “Quel che no i credeva lori”,  “L’istadela de San Martin”,  “El vitalizi”, “Con en pè en la busa” e  “Vecie storie”, con il quale prese parte alla “Prima Rassegna del Teatro Trentino Mario Roat”. Nei primi anni ottanta la compagnia allestì con successo: “Il pellicano ribelle”, “L’orso” di Cechov“, “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello,  “La botega de l’orso” di Silvio Castelli, “Na cà en tra i boschi” e “ ’L tesoro del nono” di Tullio Nicolussi“, “Il padre della sposa” di Franco Roberto, “La parona del vapor” di Silvio Castelli.

Nel 1989, con l’intendimento di fare teatro anche nella stagione estiva, nacque il gruppo “Filo-Folies”, composto da alcuni giovani membri della filodrammatica che si confrontarono con i grandi maest ri del teatro dell’assurdo. Il primo spettacolo messo in scena dal gruppo fu “La cantatrice Calva” di Eugene Ionesco che, assieme a “Lo sportello” di Jean Tardieu, partecipò al Sipario d’Oro, vincendo sia il premio Sipario d’Oro 1992 per il miglior spettacolo, che i premi come miglior attore e attrice protagonista, assegnati a Roberto Claudiani e ad Alessandra Gadotti.

Nel frattempo la Filodrammatica continuò la sua attività consueta e nel 1991 “El vestì per el paradis” di Talieno Manfrini partecipò nuovamente al Sipario d’Oro, vincendo il premio per la migliore attrice protagonista con Marisa Gadotti; negli anni successivi propose testi del teatro locale e del teatro classico e sperimentale quali “Serata in tre momenti” con testi di S. Castelli, Cechov e Campanile e “Quatro soldi de speranza” di Elio Fox.

Dal 1993, nonostante la chiusura per inagibilità del teatro parrocchiale, la Filodrammatica  riuscì a confezionare nuovi spettacoli e a riproporre in trasferta quelli già rappresentati nelle stagioni precedenti. Lo spettacolo "Ma per fortuna è una notte di luna" realizzato in collaborazione con la Filodrammatica San Martino di Fornace vinse il premio Sipario d’Oro 1993,  i premi per la regia (a Camillo Caresia e Roberto Claudiani) e per il miglior attore caratterista (sempre a Roberto Claudiani).

Negli anni successivi si allestirono le commedie  "El Zalt de l'asta" di Lina Lisciotto, “Papà Camillo” di Ivano Bertoletti, (che partecipò al Sipario d’Oro 2001) e “Il Campiello” di Carlo Goldoni. Con quest'ultimo spettacolo, recitato in dialetto veneto, la Compagnia partecipò al Concorso Sipario D’Oro 2003 e vinse il premio per la miglior attrice con Marisa Gadotti. 

Il primo maggio 2004 si inaugurò il nuovo Teatro Comunale intitolato a Luigi Pirandello con una felice replica de “Il Campiello” con musiche dal vivo e una grande festa con tutto il pubblico. Da allora presso il teatro di Civezzano viene organizzata la rassegna teatrale intitolata a Bruno Palaoro  indimenticato membro della compagnia, scomparso prematuramente. 

Negli ultimi due decenni c'è stata un'intensa attività e ogni anno la Filodrammatica ha allestito nuovi spettacoli:

2005 “La Maga Zenobia” di Adriana Zardini

2006 “Vita di Galileo” di Bertolt Brecht

2007 “Il matrimonio perfetto” di Robin Hawdon

2008 “Amici per sempre” di Brunetto Binelli

2009 “Robe turche” tradotta in dialetto trentino da "Cose turche" Samy Fayad

2010 “Coppia aperta, quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame

2011 “Le uova delle monache” di Donato Bitetti

2012 “La palla al piede” di Georges Feydeau

2013 "Servizio in camera” di Oreste De Santis

2014 “Pirandello,il labirinto dell'uomo”, a cura di Gigi Ottoni

2015 “Il nonno arabo” di Nunzio Cocivera

2016 “El saria massa bel se'l fussa vera” di Adriana Zardin

2017 "La moglie, l'amante e...il monsignore" di Roberto Fera

2018 "The show must go on!" di Valerio di Piramo /  "Sparkleshark" di Philip Ridley

2019 "Fo...'na serata" due atti unici brillanti di Dario Fo ("I tre bravi" e La Marcolfa").

2021 "Mostr'ami" - contro gli stereotipi, autori vari / "Tragedie in due battute" di Achille Campanile / Proverbi... e non solo - autori vari

2022 "Una sorella speciale" di Giuseppina Cattaneo

2023 "In - Dipendente" di Milena Lunelli

2024 "El nono bis el me capiss!" di Milena Lunelli

Dal 2007 la Compagnia organizza anche la rassegna di teatro-ragazzi  “Il Grillo Parlante” per dare ai più piccoli l’opportunità di vedere al teatro “Luigi Pirandello” spettacoli di affermati professionisti del teatro per bambini.